Certosa Bologna: tombe illustri

Certosa Bologna: tombe illustri. Il Cimitero della Certosa di Bologna è tra i più grandi d’Europa.
Patrimonio UNESCO dal 2021. La Certosa è molto più di un cimitero: viene considerata un museo a cielo aperto con un grande pregio storico-artistico a carattere nazionale.

Questo cimitero storico monumentale si trova a pochi passi dal centro ed è collegato alla Basilica di San Luca con un lungo e bellissimo portico, anche questo patrimonio dell’Unesco.

Chi è sepolto nel cimitero della Certosa a Bologna?

Il Cimitero della Certosa di Bologna si snoda in un lungo percorso tra opere d’arte. Fondato nel 1801 sulla struttura di un ex Convento certosino del 14esimo secolo, a testimoniarlo la Chiesa di San Girolamo.

Passeggiare tra i chiostri della Certosa significa riscoprire opere di epoche e stili differenti, con capolavori di oltre 200 artisti, dal Neoclassico fino al Liberty italiano.

Certosa Bologna: tombe illustri

certosa Bologna: tombe illustri. Tra le tombe illustri della Certosa, la più visitata è di certo quella del cantautore Lucio Dalla.

Altri personaggi famosi sepolti alla Certosa di Bologna sono il pittore Giorgio Morandi, il vate e Premio Nobel Giosuè Carducci, lo scrittore Riccardo Bacchelli, il cantante d’opera Carlo Broschi detto Farinelli, il compositore Ottorino Respighi, Alfieri Maserati, fondatore dell’omonima azienda, l’imprenditore Edoardo Weber, fino a Nicola Zanichelli, fondatore della famosa casa editrice.

I segreti della Certosa di Bologna

Il fascino della Certosa di Bologna è legato non solo ai suoi monumenti e alle tombe di personaggi illustri, ma anche alle storie che ruotano intorno a questo luogo magico. La zona infatti è costellata da riferimenti esoterici e simboli massonici, fra piramidi, aquile, serpenti, sfingi e rospi.

Parlando di esoterismo, non possiamo non citare la a tomba di Anna Bonazinga. Una chiromante vissuta nel 1800, famosa per curare le malattie con una sorta di sonno ipnotico. Il monumento a lei dedicato si trova nel Chiostro VIII e rappresenta una donna senza pupille, simbolo di chiaroveggenza. Il cimitero poi è circondato da leggende e storie che parlano di fantasmi e apparizioni sovrannaturali.

Non a caso questo luogo, così misterioso e magico, è stato fonte d’ispirazione per moltissimi letterati e artisti come Byron, Stendhal e Dickens.

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